Marilena Sansone aggressione: l’influencer della carne cruda vittima di un attacco fisico

Marilena Sansone: un’influencer al centro delle polemiche
Marilena Sansone, conosciuta sui social come “La Leoncina”, è diventata protagonista di un episodio drammatico solo pochi giorni fa. L’influencer, nota per la sua dieta esclusivamente a base di carne cruda, ha subito un’aggressione fisica da parte di una donna vegana. L’attacco ha lasciato ferite visibili al volto e al braccio, e Sansone ha immediatamente denunciato l’accaduto alle autorità.
Questo episodio ha scatenato indignazione e solidarietà sui social, mettendo in evidenza i rischi reali legati all’odio online e alla polarizzazione tra comunità diverse.
Chi è Marilena Sansone e la sua dieta estrema
Marilena Sansone ha costruito la propria notorietà sui social mostrando una dieta estrema: consumare grandi quantità di carne cruda, talvolta fino a 1,5 kg al giorno. I suoi video e post documentano i pasti quotidiani, con tagli di carne rossa e interiora.
Molti criticano la dieta per i rischi sanitari, mentre altri ammirano il coraggio di seguire una scelta estrema senza compromessi. Sansone ha dichiarato di sentirsi in buona salute e di avere un metabolismo insolito, affermando che evacua molto raramente, una frase che ha generato polemiche e curiosità online.
L’aggressione subita pochi giorni fa
Solo pochi giorni fa, Marilena Sansone ha raccontato di essere stata aggredita fisicamente da una donna vegana. Secondo l’influencer, l’aggressore l’aveva già perseguitata online con commenti ostili e falsi profili creati per seguirla, nonostante Sansone avesse bloccato la donna più volte.
L’influencer ha condiviso sui social le immagini delle ferite e ha dichiarato che, sebbene le ferite fisiche guariranno, il trauma psicologico resta. I suoi legali hanno già avviato le procedure per denunciare l’aggressore. Questo episodio conferma che nessuna scelta alimentare o provocazione online può giustificare un attacco fisico.
Il ruolo dei social nella polarizzazione e nei conflitti
Il caso di Marilena Sansone mostra come i social possano amplificare l’odio e trasformare critiche virtuali in aggressioni concrete. Commenti aggressivi, insulti e stalking digitale possono aumentare il rischio di violenza nella vita reale.
I contenuti provocatori, come quelli di Sansone, attirano follower e notorietà, ma possono anche alimentare rancori profondi. La vicenda insegna che la libertà di condividere scelte personali non deve mai esporre qualcuno a pericoli fisici.
Solidarietà e reazioni dei follower
Dopo l’aggressione, numerosi utenti hanno espresso solidarietà a Marilena Sansone, condannando l’azione dell’aggressore. L’episodio ha aperto un dibattito più ampio sulla libertà alimentare, sulla sicurezza degli influencer e sul rispetto reciproco online.
Sansone ha ribadito di voler continuare a condividere la sua vita e le sue scelte, sottolineando che nessuno ha il diritto di fare del male a chiunque per motivi ideologici o alimentari.
Libertà individuale e responsabilità digitale
L’aggressione a Marilena Sansone rappresenta un monito chiaro: le scelte personali, anche se estreme o provocatorie, devono essere rispettate. Allo stesso tempo, gli utenti dei social e i media hanno la responsabilità di non alimentare conflitti che possono sfociare in violenza reale.
La vicenda di Sansone mostra quanto sia importante promuovere una cultura digitale responsabile e tutelare la libertà individuale senza mai oltrepassare i limiti della legalità. Nessuno dovrebbe mai temere per la propria incolumità a causa di ciò che mangia o di ciò che condivide online.
L’ha graffiata il gatto,poverina