Roma, esplosione in un distributore di GPL: oltre 40 feriti, evacuato un intero quartiere

Una tranquilla mattina trasformata in paura
La mattina di venerdì 4 luglio 2025, poco dopo le 9, una potente esplosione ha interrotto la quotidianità del quartiere Prenestino-Labicano, a est di Roma. In via dei Gordiani, durante un’operazione di rifornimento di gas GPL presso un distributore, si è verificato un grave incidente.
Un boato ha scosso l’intero quartiere. In pochi secondi, una colonna di fumo nero si è alzata nel cielo, visibile da molti punti della città. L’esplosione ha coinvolto decine di persone e costretto le autorità a evacuare diversi edifici nelle vicinanze.
La dinamica dell’incidente: due esplosioni in sequenza
Secondo le prime informazioni raccolte dalle autorità, l’esplosione è avvenuta mentre un’autocisterna stava scaricando gas liquido nella cisterna sotterranea del distributore. Durante l’operazione, si sarebbe verificata una perdita di GPL. A contatto con l’aria, il gas ha formato una miscela estremamente infiammabile.
Una prima esplosione ha generato un incendio che ha richiesto l’intervento immediato dei soccorsi. Poco dopo, mentre vigili del fuoco, operatori sanitari e forze dell’ordine stavano cercando di contenere la situazione, è avvenuta una seconda deflagrazione, ancora più violenta della prima.
Un bilancio pesante ma senza vittime
Il numero dei feriti, secondo quanto riferito dalla Protezione Civile, si aggira tra i 40 e i 45. Tra questi figurano:
- 9 agenti di polizia
- 1 vigile del fuoco
- Tecnici e operai del distributore
- Diversi passanti e residenti
Molti hanno riportato contusioni, ustioni lievi o traumi da scoppio. Alcuni abitanti della zona sono stati soccorsi per crisi respiratorie dovute all’inalazione dei fumi. Fortunatamente, nessuno versa in condizioni critiche.
I feriti sono stati trasportati in vari ospedali della Capitale, tra cui il San Giovanni, il Pertini e il Policlinico Umberto I. Le autorità sanitarie stanno monitorando la situazione e assicurano assistenza a tutte le persone coinvolte.
Evacuazioni e danni: il quartiere sotto shock
La forza dell’onda d’urto ha danneggiato numerosi edifici. I vetri di molte finestre sono andati in frantumi anche a oltre 200 metri di distanza. Alcune facciate hanno subito crepe. Diverse automobili parcheggiate sono state colpite da detriti.
A poca distanza si trovano scuole, una piscina comunale frequentata da bambini e alcune strutture sportive. Tutte le attività sono state interrotte immediatamente, e le aree sono state evacuate in modo ordinato.
Molti residenti hanno raccontato di aver pensato a un terremoto o a un attentato. Il rumore è stato talmente forte da essere udito anche nei quartieri vicini, come Centocelle e Pigneto.
Chiusure e viabilità modificata
Per garantire la sicurezza dei cittadini, la polizia municipale ha isolato l’intera area. Via dei Gordiani è stata chiusa al traffico, così come le strade adiacenti. Anche la fermata Teano della linea C della metropolitana è stata temporaneamente sospesa.
Il Comune di Roma ha invitato la popolazione a evitare la zona e a seguire le indicazioni fornite attraverso i canali ufficiali.
L’apertura delle indagini
La Procura di Roma ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di disastro colposo e lesioni. Gli inquirenti stanno analizzando il rispetto delle normative di sicurezza da parte dell’azienda incaricata del trasporto e del travaso del gas.
Particolare attenzione è rivolta:
- Alla tenuta delle valvole dell’autocisterna
- Alla manutenzione dell’impianto
- Alle condizioni ambientali al momento del rifornimento
Nel frattempo, i tecnici dell’ARPA Lazio e i Carabinieri del NOE stanno effettuando rilievi per accertare la presenza di sostanze pericolose nell’aria. I primi risultati non indicano livelli critici, ma i controlli proseguiranno per i prossimi giorni.
Le parole delle istituzioni
La notizia ha suscitato reazioni immediate a livello nazionale. La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha diffuso una nota di solidarietà:
“Esprimiamo vicinanza ai feriti e alle loro famiglie. Un sentito ringraziamento a tutti coloro che sono intervenuti con tempestività.”
Anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, si è recato sul posto. Dopo aver visitato il quartiere, ha dichiarato:
“Ci troviamo davanti a un evento molto grave. La priorità è garantire la sicurezza dei cittadini e fare chiarezza su quanto accaduto.”
Dal Vaticano, Papa Leone XIV ha inviato un messaggio di preghiera per i feriti e per chi ha subito danni. Anche diverse associazioni locali si sono mobilitate per offrire supporto.
Il rientro nelle abitazioni: tempi e verifiche
Le famiglie evacuate potranno rientrare nelle proprie case solo dopo il completamento delle verifiche strutturali. I tecnici comunali stanno controllando ogni stabile nel raggio di alcune centinaia di metri dal punto dell’esplosione.
Nel frattempo, il Comune ha messo a disposizione alloggi temporanei per chi non può rientrare. I servizi sociali stanno offrendo assistenza psicologica e logistica ai nuclei familiari più fragili.
Una comunità che reagisce con dignità
Nonostante la paura e i danni materiali, la risposta dei cittadini è stata esemplare. In molti si sono aiutati tra loro, offrendo acqua, assistenza e conforto ai vicini. Alcuni hanno aperto le porte di casa a chi era in difficoltà. La solidarietà ha prevalso sulla rabbia.
In queste ore, decine di messaggi di vicinanza sono apparsi anche sui social. Molti romani hanno voluto esprimere sostegno al quartiere colpito, dimostrando ancora una volta la forza del senso di comunità.
Sicurezza urbana: una riflessione necessaria
L’episodio di via dei Gordiani pone interrogativi importanti sulla sicurezza degli impianti industriali presenti nei centri abitati. I distributori di gas, pur essendo regolarmente autorizzati, richiedono controlli frequenti e standard molto elevati.
Le autorità comunali stanno valutando una verifica straordinaria su tutti gli impianti di GPL presenti a Roma. L’obiettivo è evitare che situazioni simili possano ripetersi.
Conclusione: oltre l’emergenza, la ricostruzione
Quanto accaduto rappresenta una ferita per la città, ma anche un’opportunità per migliorare. Il rischio zero non esiste, ma la prevenzione può ridurre enormemente le conseguenze degli incidenti.
Roma oggi guarda avanti. Lo fa con gratitudine verso chi ha soccorso, con rispetto per chi ha subito danni, e con l’impegno a trasformare una crisi in una lezione di responsabilità collettiva.