Share

Fuori di casa in 48 ore”: a Milano scatta la legge anti-abusivi – pene fino a 7 anni e sgomberi-lampo, la città volta pagina

Milano, 25 giugno 2025 – In un’alba surreale, tra sirene e portoni forzati, la città di Milano si sveglia con una certezza: l’era delle occupazioni abusive è ufficialmente finita.

Con l’entrata in vigore della nuova legge 80/2025, ribattezzata sui social come “Casa Protetta”, lo Stato lancia un messaggio senza appello: occupare abusivamente una casa sarà trattato come un crimine grave, punito fino a 7 anni di carcere.

Ma non è solo questione di legge: è cambiata la narrazione. Per la prima volta da anni, la proprietà privata torna al centro del dibattito cittadino. E Milano è il campo di prova principale.

🛑 

Cosa prevede la nuova legge: un reato su misura e polizia che agisce subito

Il cuore pulsante della norma è l’articolo 634‑bis del Codice penale: chi occupa un immobile con violenza, minaccia o raggiro, oppure impedisce al proprietario di rientrare nel proprio domicilio, commette un reato penale, con pene da 2 a 7 anni.

Non solo: la legge punisce anche chi favorisce l’occupazione (es. chi subaffitta una casa occupata) o chi trae vantaggio economico da situazioni illecite.

Il secondo punto di rottura è la procedura di sgombero immediato:

se l’immobile è abitazione principale del denunciante, la polizia può intervenire subito, senza attendere l’ordine di un giudice.

La procedura:

  • Sopralluogo e verifica delle forze dell’ordine
  • Notifica agli occupanti e ordine di rilascio
  • Se non rispettato → sgombero forzato
  • Convalida del giudice entro 10 giorni

Una vera e propria rivoluzione nella tempistica: da anni di attese e ricorsi a 48 ore per tornare in casa propria.

🔍 

Il caso zero: via Padova, l’alba del cambiamento

Ore 5:17 – Una volante della Polizia di Stato si ferma davanti a un vecchio stabile in via Padova. All’interno, un appartamento Aler occupato da tre mesi da una coppia con due figli, entrati con la chiave duplicata “passata da un amico”.

Il proprietario, un pensionato rientrato dalla Calabria, aveva denunciato l’occupazione solo una settimana fa. Oggi è di nuovo in casa.

“Non ci credevo più, pensavo che non l’avrei mai più rivista”, dice con la voce rotta.

Il caso, gestito in 36 ore, è il primo ufficialmente chiuso con il nuovo iter.

📈 

Milano e le occupazioni: i numeri reali

  • 489 occupazioni abusive accertate nel 2024 (dati MM), in calo rispetto al 2023 (514)
  • 46 sgomberi effettuati in un anno, per lo più in case popolari
  • 1/4 delle occupazioni avviene in zona Corvetto, Giambellino e Baggio
  • Il 60% degli immobili occupati sono di proprietà pubblica (Aler e Comune)

Il Comune ha già previsto un piano straordinario di censimento, e da luglio partiranno i primi protocolli tra Questura, Municipi e Uffici Casa.

⚖️ 

Critiche e dubbi: cosa succede ai “poveri veri”?

Le associazioni per il diritto all’abitare parlano di una “criminalizzazione della povertà”.

“Così si rischia di sgomberare anche famiglie disperate, senza alternativa reale”, denuncia la rete Abitare senza Permesso.

Il PD ha contestato l’effettiva utilità del nuovo reato, chiedendo più fondi per l’emergenza abitativa.

Gli avvocati dei movimenti antisfratto chiedono almeno “una moratoria per i casi di morosità incolpevole”.

Ma il Ministro dell’Interno replica secco: “Il diritto alla casa non può mai giustificare un abuso della legge”.

💬 

Voci dalla città

Giulia, 27 anni, infermiera: “Mio padre ha aspettato due anni per riavere la sua casa. Se davvero bastano 48 ore, è una svolta”.

Luca, 35, attivista: “Non si può punire con 7 anni una famiglia che occupa per fame. Servono alternative, non manette”.

Agente Digos (anonimo): “La nuova norma ci dà strumenti operativi chiari, ma servirà buon senso. Ogni caso è diverso”.

🏙️ 

Milano cambia passo. Ora la vera sfida è sociale

La legge c’è, e a Milano è già realtà.

Ma mentre i proprietari plaudono al ritorno della legalità, nei quartieri popolari cresce la tensione.

Sarà sufficiente il pugno duro? O serviranno anche politiche nuove per risolvere la crisi abitativa in modo strutturale?

Una cosa è certa: per la prima volta dopo anni, il confine tra proprietà e occupazione torna netto.

E da oggi, chi occupa rischia davvero tutto.

You may also like